Roma, 28 agosto- “L’umanità e la civiltà piangono oggi un’altra vittima: Ebru Timtik. L’avvocatessa era stata arrestata, insieme a altri 18 colleghi, per il suo impegno nella difesa dei diritti civili in Turchia. Protestava per chiedere un processo equo. Ha resistito in carcere per 238 giorni senza toccare cibo: il suo cuore non ha retto e si è fermato. Una protesta silenziosa, portata avanti con dignità e coraggio. Una giovane donna armata solo di umanità e giustizia che si è scontrata contro il muro della violenza e prevaricazione.
La dignità umana e il rispetto alla vita sono condizioni necessarie per lo sviluppo della civiltà. Chi si macchia di tali crimini, direttamente o indirettamente, commette gli stessi errori del passato. Chi si macchia di tali crimini nega l’uomo e non merita di essere chiamato tale”.
Così in una nota Giulio Centemero, capogruppo Lega in commissione Finanze e membro dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo.